Il feedback è una leva fondamentale per la crescita professionale e la collaborazione nei team. Tuttavia, quando si lavora a distanza, fornire feedback in modo chiaro e costruttivo può essere più difficile. Mancano il contesto visivo, le interazioni informali e il linguaggio del corpo. Ecco perché serve un approccio consapevole e strutturato.
In questo articolo ti spiego come dare feedback efficaci anche in un ambiente di smart working.
1. Perché il feedback è ancora più importante da remoto
Nel lavoro in presenza, molte informazioni passano attraverso sguardi, espressioni, pause e piccoli gesti. A distanza, tutto questo si riduce o scompare. Senza un feedback chiaro:
- I collaboratori possono sentirsi isolati o insicuri
- Gli errori si ripetono perché non vengono segnalati
- I successi rischiano di non essere riconosciuti
- Il clima di squadra si deteriora
2. Gli ostacoli tipici nel feedback a distanza
Alcune difficoltà comuni nel dare feedback da remoto:
- Comunicazione asincrona (email, chat) che può essere fraintesa
- Mancanza di contatto visivo e tono della voce
- Difficoltà nel trovare il momento giusto
- Tendenza a rimandare per evitare situazioni scomode
- Sovraccarico digitale che riduce l’ascolto attivo
3. Le 5 regole d’oro per un feedback efficace
1. Sii tempestivo: non aspettare troppo, dai il feedback il prima possibile.
2. Sii specifico: evita giudizi vaghi, concentrati su fatti osservabili.
3. Sii costruttivo: anche quando critico, il feedback deve aprire possibilità di miglioramento.
4. Sii equilibrato: alterna riconoscimenti e aree di sviluppo.
5. Adatta il canale: per feedback più delicati, meglio una call o video, non una chat veloce.
4. Tecniche utili
✦ SBI – Situation, Behavior, Impact
Descrivi la situazione, il comportamento osservato e l’impatto che ha avuto.
Esempio: “Durante la riunione di lunedì (S), hai interrotto spesso i colleghi (B), e questo ha generato confusione nel team (I)”.
✦ Feedback sandwich
Inizia con un punto positivo, inserisci il feedback migliorativo e chiudi con un altro punto di forza.
Usalo con attenzione, evitando di “indorare la pillola” troppo.
✦ Radical Candor
Un mix di empatia e sincerità. Non evitare il confronto, ma fallo sempre con rispetto e reale interesse per la crescita dell’altro.
5. Quando e come dare feedback
- In momenti regolari (es. retro settimanali o mensili)
- In one-to-one individuali
- In modo informale, ma non improvvisato
- Dopo eventi chiave (progetti chiusi, task completati, call importanti)
Preferisci il faccia a faccia (anche virtuale) per feedback importanti. Per piccoli aggiustamenti, può bastare una nota via Slack o un commento diretto su un task.
6. Strumenti per facilitare il feedback da remoto
- Loom: per registrare feedback in video, più umani e chiari
- Slack: per brevi feedback tempestivi e diretti
- Notion / Google Docs: per feedback scritti strutturati su documenti condivisi
- 15Five / Officevibe / Lattice: tool HR per raccolta feedback regolari e check-in settimanali
- Calendly + Google Meet: per fissare velocemente un 1:1 dedicato al feedback
7. Conclusioni
Nel lavoro da remoto, il feedback non può essere lasciato al caso. Serve metodo, attenzione e consapevolezza. Offrire osservazioni costruttive, sincere e orientate al miglioramento rafforza la fiducia, aumenta la motivazione e migliora i risultati del team.
Con la giusta tecnica e gli strumenti adatti, anche a distanza puoi fare la differenza. Un buon feedback, dato al momento giusto, è uno dei regali professionali più preziosi.