Negli ultimi anni l’e-commerce italiano è passato dall’essere “la novità” a un’abitudine consolidata. Oggi comprare online è parte della routine di milioni di persone: si cerca, si confronta, si acquista e spesso si riceve in tempi rapidissimi. Ma quanto vale questo mercato? E cosa cercano davvero le persone quando comprano sul web?
Dove siamo arrivati (in parole semplici)
Nel 2025 la spesa online in Italia supera i 62 miliardi di euro. Non è un rimbalzo, è una crescita stabile. Dentro questa cifra c’è tutto: prodotti fisici che arrivano a casa e servizi digitali (come viaggi, biglietti, assicurazioni). Il segmento dei prodotti vale poco più di 40 miliardi, mentre i servizi continuano a correre e incidono sempre di più.
Questa crescita è sostenuta da una platea di acquirenti ormai matura: quasi una persona su due ha fatto almeno un acquisto online nell’ultimo anno. Significa che l’e-commerce non è più per “pochi smanettoni”: è trasversale per età, territori e bisogni.
Cosa compriamo più spesso
Nel paniere degli acquisti ricorrenti spiccano gli abiti e gli articoli per la casa. Crescono anche i comparti Food & Grocery (spesa e delivery) e Beauty/Pharma. Sono categorie diverse, ma hanno un filo rosso: chi compra online lo fa perché risparmia tempo, trova più scelta e spesso intercetta offerte migliori, senza rinunciare alla comodità della consegna a domicilio.
Come stiamo comprando (e perché funziona)
L’esperienza d’acquisto è diventata semplice e veloce, soprattutto da smartphone. I wallet (Apple Pay, Google Pay) permettono di pagare in un tocco, senza dover digitare ogni volta i dati della carta; su carrelli medio-alti prende spazio anche il BNPL (paga a rate), usato con buon senso per ridurre l’attrito in alcuni settori.
Questa facilità non riguarda solo il pagamento. Le persone si aspettano pagine chiare, foto buone, recensioni utili e un checkout corto, senza campi inutili. Ogni passaggio in meno aumenta la probabilità di arrivare alla conferma d’ordine.
Consegna e aspettative: cosa fa davvero la differenza
La logistica tiene il passo: i volumi di spedizioni B2C continuano a salire e si moltiplicano le opzioni di ritiro (locker, punti convenzionati) e di consegna (standard, veloce, programmata). Per il cliente conta una cosa su tutte: sapere quando arriva e poterlo seguire. Un tracciamento chiaro e notifiche puntuali riducono ansia e contatti al customer care, migliorando la percezione del brand.
Cosa significa per brand e negozi
Tre idee semplici da portare a casa:
- Metti le persone al centro del percorso
Domandati: “Cosa serve davvero per comprare questo prodotto in pochi minuti da smartphone?”. Se la risposta è “meno di quanto sto chiedendo”, hai trovato un freno da togliere. - Scegli pochi metodi di pagamento ma giusti
Wallet in evidenza su mobile, un’alternativa “di fiducia” (es. PayPal) e – dove ha senso – BNPL. Meglio poche scelte chiare che un menu infinito. - Promesse di consegna realistiche e trasparenti
“Arriva domani” funziona solo se domani arriva davvero. Comunica tempi reali, dai opzioni e aggiorna il cliente in modo proattivo.
Tre mosse pratiche (subito applicabili)
- Accorcia il checkout: elimina campi non indispensabili, attiva autocompletamento e proponi i wallet come prima opzione da smartphone.
- Racconta bene il prodotto: titolo chiaro, foto pulite, tabella taglie o specifiche essenziali, recensioni oneste. Meno dubbi = meno resi.
- Cura il post-acquisto: tracking visibile, email/SMS di aggiornamento, richiesta recensione e un piccolo incentivo al riacquisto. È qui che nasce la fidelizzazione.
Fonti
- Osservatori eCommerce B2C Netcomm–School of Management Politecnico di Milano, “L’eCommerce B2c in Italia cresce nel 2025 (+6%)” (valore complessivo > 62 mld €; prodotti 40,1 mld €; servizi in crescita). Osservatori Digitali Polimi+1
- Consorzio Netcomm, “L’eCommerce Italiano vola alto: oltre 393 Milioni di Spedizioni B2C nel Primo Semestre 2025” (andamento spedizioni B2C H1 2025). Consorzio Netcomm
- ISTAT, “Cittadini e ICT – Anno 2024” (quota di popolazione che acquista online; categorie più frequenti). Istat
- Approfondimenti e riprese stampa: Finanza Repubblica/Teleborsa (>62 mld €, +6% 2025); WineNews (prodotti 40,1 mld €, traino Food&Grocery). Finanza Repubblica Winenews







