Nel 2014 parlare di “mobile commerce” sembrava futuristico. Oggi è la normalità: lo smartphone è il dispositivo con cui navighiamo, confrontiamo i prezzi, chiediamo consigli agli amici e—sempre più spesso—paghiamo. Non è solo una questione di tecnologia: è cambiato il rituale d’acquisto. Compriamo mentre siamo in coda, sul divano, in pausa pranzo. Il telefono è già in mano: se il processo è semplice, l’acquisto è un attimo.
Cosa è davvero “mobile commerce”
Per mobile commerce intendiamo tutti gli acquisti fatti da smartphone: dall’ordine in un e-commerce al pagamento contactless in negozio con Apple Pay o Google Pay. In mezzo c’è di tutto: app dei brand, social commerce, marketplace, link da newsletter che portano a un checkout ottimizzato per il telefono.
Perché è esploso (e non tornerà indietro)
- È comodo. Lo smartphone è sempre con noi: cerca, salva, compra.
- È veloce. I wallet ricordano i dati e autorizzano con un tocco; niente numeri carta da digitare.
- È il canale dove passiamo più tempo. La maggior parte del tempo online degli italiani scorre su mobile: è naturale che anche l’acquisto si sposti lì. Audiweb
L’Italia oggi: quadro semplice
Il mercato e-commerce cresce in modo stabile e supera i 62 miliardi di euro nel 2025. Significa che sempre più acquisti passano dal digitale e che la fetta mobile è destinata a pesare ancora di più, perché lo smartphone ha superato il desktop come canale di navigazione web nel Paese. In altre parole: dove le persone navigano, lì comprano.
Un dato utile per capire il trend: già qualche anno fa lo smartphone valeva una quota importante degli acquisti online, e oggi la fruizione mobile (tempo speso e sessioni) è strutturalmente dominante. È la traiettoria che conta: sempre più decisioni si prendono e si concludono sul telefono. Osservatori
Come cambia l’esperienza d’acquisto sul telefono
- Dalla scoperta alla conferma d’ordine senza attriti. Se il percorso è corto (poche schermate, testi chiari, immagini nitide), l’utente arriva al “Compra ora” senza pensarci troppo.
- Poche scelte, ma giuste. Mostrare subito i wallet e un’alternativa “di fiducia” (es. PayPal) riduce l’ansia.
- Spedizione e tempi chiari. Su mobile è essenziale dire quando arriva. Un box con giorno stimato e costi evita ripensamenti.
- Post-acquisto curato. Notifiche, tracking semplice, aggiornamenti via email o WhatsApp: la serenità del cliente vale più di mille banner.
In negozio: lo smartphone è anche un portafoglio
Il tap-to-pay sta diventando un gesto quotidiano. Che tu abbia un negozio fisico o un pop-up, offrire pagamenti contactless rapidi e ricevere la ricevuta digitale in un attimo è ormai un’aspettativa, non un “plus”. È la stessa logica dell’online: zero attriti. (E gli stessi wallet che usi nel checkout web diventano naturali anche alla cassa.)
Tre scelte da mettere in pratica subito
- Dai priorità allo smartphone: pensa prima al telefono e poi al desktop. Testa la pagina prodotto sul cellulare: titolo, immagini, varianti e pulsanti devono essere immediati.
- Checkout “in tre tocchi”: wallet in evidenza, pochi campi, salvataggio sicuro dei dati per il prossimo acquisto.
- Promesse reali e tracciabili: tempi di consegna veri, aggiornamenti proattivi e supporto rapido. Fiducia = ritorno.
Conclusione
Il mobile commerce non è un canale “in più”: è il posto dove vivono i tuoi clienti. Se vuoi crescere, il lavoro è questo: rendere naturale comprare dal telefono. Quando ogni passaggio è ovvio e leggero, il “sì” arriva quasi da solo.
Fonti
- Osservatori eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano: andamento 2025 (> 62 mld € e-commerce B2C Italia; prodotti 40,1 mld €). Osservatori Digitali Politecnico Milano
- StatCounter Global Stats (Italia): confronto mobile vs desktop nel 2025 (mobile ≈ 51% delle visite web, set. 2025). StatCounter Global Stats
- Audiweb (maggio 2024): tra i 18–74 anni, 94,5% ha navigato da mobile generando l’88,4% del tempo online; insight sulla centralità dello smartphone nella fruizione. audiweb.it
- Osservatorio eCommerce B2C – serie storica sullo smartphone (contesto: crescita pluriennale della quota acquisti da smartphone). Osservatori Digitali Politecnico Milano







